martedì 11 novembre 2014

Gioventù Nazionale. Bliz all’Angelus: “Dopo il Muro di Berlino, giù quello dell’eurocrazia”


Berlino. 9 novembre 1989. Metri cubi di cemento dividono un unico popolo. Quella stessa notte, i berlinesi, scrivono la storia. Mossi da sentimento comune, si riversano per le strade, nemmeno l'esercito riesce a placare la rabbia, l'amore e il coraggio di una comunità che non si arrende. È una terra che vuol vedere riuniti i propri figli. Sembra di vedere quegli uomini, che tra le parole dei pink Floyd in "the wall" abbattono il muro dell'odio. È l'esempio di quelle mani, che oggi vogliamo condividere, per provare a diffondere con entusiasmo la consapevolezza che un popolo unito può vincere ogni battaglia e abbattere ogni muro, anche i più insidiosi, come quelli invisibili delle lobby e dei tecnocrati. Ci vogliono divisi =più facili da controllare. la nostra sfida è riscoprirci uniti e sovrani=impossibili da domare.
"Tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi tramettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti." Junger

da barbadillo.it
I militanti di Gioventù Nazionale Roma erano presenti all'Angelus in piazza San Pietro per ricordare il ruolo di Giovanni Paolo II nella caduta del Muro di Berlino. I militanti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia hanno sventolato bandiere tricolore e srotolato uno striscione recante la scritta "25 anni dopo gli eroi di Berlino, l'Europa reclama ancora libertà". Con questo blitz hanno voluto chiedere a Papa Francesco un impegno per abbattere quelle barriere invisibili che dividono i popoli e le nazioni del continente europeo e per ribadire che un popolo unito può vincere ogni battaglia e abbattere ogni muro, anche i più insidiosi, come quelli invisibili della tecnofinanza e dell'eurocrazia. (com)